lunedì, luglio 13, 2009

scrivono sul film... about the movie:


scrivono sul film...
about the movie:


“Un documentario breve ma intenso. L'amore ai tempi della galera con le sue dolcezze e le sue sofferenze, visto da una madre, una moglie, un trans. Il documentario italiano è una galassia di gioielli invisibili. E l'opera di Carmosino e Appetito è uno di questi”
“A brief but intense documentary. Love in prison with its sweetness and suffering, seen by a mother, a wife, a transvestite. Documentary filmmaking in Italy is a galaxy of invisible jewels. The work of Carmosino and Appetito is one of these ”
Boris Sollazzo, Il Sole 24 Ore

“Struggente, ma con il cuore tenuto a bada da un montaggio pieno di rigore”
“Harrowing, but with its heart kept at bay through rigorous cinematography ”
Cristiana Paternò, Cinecittà News

“...tre vividi racconti di detenuti comuni dalla vita così simile a quella di chi vive fuori, altrettanto imprigionati dalle convenzioni e dai problemi. Emerge tanto isolamento e bisogno d'affetto in quei ritratti tanto vicini alla fiction, figure vivaci e affettuose nell'accettazione di un tempo che si è fermato ed è scandito dalla burocrazia del carcere”
“...three vivid stories of common prisoners whose lives are so similar those who live outside and are likewise imprisoned by problems and societal conventions. Such isolation and neediness emerges from these potraits that are so close to fiction; the figures are lively and affectionate in their acceptance of a time that has come to a stop and advances only by the ticks of prison beaurocracy.”
Silvana Silvestri, Il Manifesto

“Ed è questo che i due cineasti fanno mirabilmente, il farci mettere piede in un mondo a parte, farcelo annusare e capire, mostrandoci con asciutta delicatezza dove vive,
anzi sopravvive una bella fetta della nostra società”
“This is what these two filmmakers do so admirably, they put our feet down in another world, so that we can smell it and understand it, showing us with dry delicacy the place where a good part of our society tries to live and survive ”
B.S., Liberazione

“...un preziosissimo documentario, che ci racconta tre storie esemplari
di altrettante coppie divise dalle barriere di una prigione”
Pierpaolo De Sanctis, SegnoCinema

“In un festival che abbonda di storie d’amore, un film che inizia con una domanda”
“In a Festival that abounds in love stories, here is a film that begins with a question”
Franco Montini, La Repubblica

“Difficile davvero pensare a qualcosa di più distante dal reportage televisivo di questo documentario scritto e girato in punta di piedi,
con una camera-stylo personalissima e delicata, che accompagna i personaggi
senza asfissiarli ma dandogli al contrario l’aria che necessitano”
Lorenzo Leone, CineClandestino

“Il film ha il merito di entrare in questo spazio privo di tempo
senza mai essere invasivo, ma tenendosi sempre a una giusta distanza”
“Andrea Appetito and Christian Carmosino's film has the merit of entering into this timeless place without ever being invasive, always keeping the right distance”
Simone Ghelli, Frame On Line

“Lucida e toccante riflessione sugli ostacoli di un sentimento
che non può esprimersi come vorrebbe”
“Lucid and touching reflection about the obstacles of a feeling that is unable to be expressed as desired ”
Luca Napolitano, Cinema Plus

“Documentario di anime spezzate più che lavoro a mero sfondo sociale, L’ora d’amore è un affondo in una realtà poco esplorata, quella dell’amore in carcere, che si rivela,
grazie alla delicatezza che contraddistingue lo sguardo dei due registi, proprio sotto i nostri occhi, ma che affonda le sue radici in luoghi che non possiamo vedere.
Daria Pomponio, Cinemavvenire

“La parola «carcerato» non riflette alcun aspetto dei personaggi, in quanto questa caratteristica è superflua nell’ambito della ricerca cinematografica di Appetito e Carmosino: ciò che denota i protagonisti è il loro essere amanti”
“The word «convict» does not reflect any aspect of the characters; this characteristic is superfluous to the context of Appetito and Carmosino's cinematographic research: it shows them only as lovers”
Livio Meo, Non solo cinema

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